La settimana con la Madonna Pellegrina di Fatima
“La cosa più incredibile dei miracoli è che accadono” (G. K. Chesterton)
Nella ricorrenza del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima, la nostra comunità pastorale è stata protagonista dal 2 al 9 Aprile di un evento straordinario: una settimana mariana con la statua della Madonna Pellegrina di Fatima.
Il suo arrivo con i mezzi della Protezione Civile in piazza Cavour, nella Parrocchia S.S. Nazaro e Celso è stato accolto da una folla incuriosita che attendeva questo avvenimento e che si è subito emozionata e coinvolta. Dopo il saluto del Parroco e di S. E. Mons. Mario Delpini una processione, molto numerosa e raccolta in preghiera, ha accompagnato la statua nella Chiesa Madonna Pellegrina Mutilata, meglio Della Bonta’. Il santuario era già gremito di gente, che in piedi assisteva all’ingresso del popolo di Dio. Quando tutti furono entrati, in un silenzio che faceva percepire una grande emozione e devozione, portata a spalle ecco giungere ai piedi dell’altare la tanto attesa statua.
È seguita la celebrazione eucaristica che ha dato inizio a una settimana intensa, in cui siamo stati invitati a vivere, con Maria, i diversi momenti delle nostre giornate.
In ogni giornata siamo stati guidati attraverso la meditazione ad approfondire la conoscenza dei cinque messaggi che la Madonna ha consegnato ai veggenti: Pregate, Convertitevi, Fate penitenza, Aiutatemi a salvare le anime, Affidatevi.
Pregate. La preghiera è stata la costante e la pietra angolare sulla quale è stata edificata la cattedrale spirituale della settimana mariana: “Maria da parte sua conservava tutte queste cose nel suo cuore.” (Lc 2,51) Anche le memorie di suor Lucia ci hanno invitato a riscoprire il valore inestimabile della preghiera, perché: “grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”, come recita il Magnificat.
Convertitevi. Il richiamo alla conversione è stata ha costituito il secondo elemento della nostra cattedrale spirituale. Ogni giorno abbiamo bisogno di convertirci perché ogni giorno sperimentiamo il desiderio infinito di contemplare il volto di Dio e di accorgersi della sua chiamata a collaborare alla salvezza di tutti.
Fate penitenza. Siamo tutti invitati da Maria a fare penitenza in riparazione del male commesso da noi e dai nostri fratelli. Siamo infatti chiamati, come Chiesa, a essere responsabili gli uni per gli altri e ad amarci come Cristo ci ha amato.
Aiutatemi a salvare le anime. Guidati da due diaconi e da due seminaristi, abbiamo pregato Maria perché intercedesse presso Dio per l’adempimento delle vocazioni di ciascuno. E’ infatti grazie al suo “sì”, al suo “Ecco l’ancella del Signore; si faccia di me secondo la tua parola” (Lc 1,38)che siamo aiutati a spendere la nostra vita come una risposta alla domanda di Gesù “…mi ami tu?”(Gv 21, 15).
Affidatevi. Il culmine della settimana mariana è stato l’affidamento al cuore Immacolato di Maria. Il cammino della Madonna non è stato privo di difficoltà. Ci sono stati momenti in cui non comprendeva quello che accadeva, come quando Gesù le risponde: “Perché mi cercavate? Non sapevate che dovevo occuparmi delle cose del Padre mio?”(Lc 2,49), e non sono mancati nemmeno i momenti che le erano stati preannunciati con “…e a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc 2,35). Eppure, Maria non ha rinnegato le sue scelte, non ha desistito, perché ha saputo seguire e contemplare Gesù in ogni momento della sua vita e così scoprire la missione del Figlio, per questo alle delle nozze di Cana ha potuto dire ai servi e a tutti noi “Fate tutto quello che vi dirà” (Gv 2,5).
Al termine della celebrazione eucaristica di domenica 9 aprile, presieduta da S. E. Mons. Vincenzo di Mauro, la comunità pastorale ha portato il suo saluto commosso alla Madonna Pellegrina di Fatima, che ha ripreso il suo cammino. La bellezza sperimentata in questa settimana traspariva non solo tra i fedeli, ma anche tra i sacerdoti che più volte hanno espresso la loro gioia nel vedere la partecipazione assidua dei propri parrocchiani.
Il grande miracolo operato dalla Madonna di Fatima è stato quello di chiamare a sé un numero incredibile di pellegrini a tutti gli incontri che scandivano la giornata (S. Messe, Angelus, adorazioni eucaristiche, momenti di preghiera…) dedicati alle diverse categorie di persone (giovani, bambini, ammalati, associazioni…): la nostra comunità era presente, raccolta in preghiera davanti alla Vergine. Ha destato stupore il vedere numerose persone stare davanti alla Madonna, in qualsiasi ora del giorno, per contemplare il suo sguardo materno. È proprio vero che Maria ci chiama a sé per condurci a suo Figlio.
Il richiamo che a ognuno è stato rivolto è quello che troviamo nelle parole di suor Lucia, la pastorella di Fatima, che non ha avuto paura di chiedere alla Madonna: “Sarò santa?”. La Madonna, proprio perché nostra madre, vuole unitamente alla volontà di Dio e di suo Figlio Gesù il bene più grande per noi, cioè la santità.
La grande partecipazione a questo avvenimento straordinario è stata il segno di un secondo miracolo: ci è stato mostrato che è veramente possibile essere membra vive della Chiesa, così da superare le tensioni e divisioni tra le parrocchie, e che la storia delle nostre comunità non è un ostacolo alla comunione, ma è ciò che la vivifica e permette la sua crescita.
Una famiglia