Inizia un nuovo anno pastorale
Accogliamo con gioia e fiducia i cambiamenti che la nostra storia ci fa incontrare
Carissimi Fratelli,
in questo torridi primi giorni d’agosto mi accingo a scrivervi esortandovi a lasciarvi scaldare dai tanti avvenimenti che la nostra storia ci fa incontrare.
Innanzitutto il cambio della guida della nostra diocesi milanese: va in pensione, per raggiunti limiti d’età, il cardinale Angelo Scola, che andrà ad abitare nella canonica di Imberido dove eserciterà il servizio di Parroco e prenderà il suo posto l’attuale vicario generale Mons. Mario Delpini. Nel giorno della Festa di Maria Bambina (8 settembre) tutta la diocesi si stringerà attorno al suo pastore per ringraziarlo del suo servizio episcopale attraverso la partecipazione alla solenne concelebrazione in Duomo presieduta dallo stesso arcivescovo Scola. Ricordo che è venuto a visitare la nostra Comunità pastorale di Bareggio esortandoci a vivere secondo il modello della prima comunità cristiana, descritta dagli Atti degli Apostoli. Questo è un cammino che sempre deve continuare e svilupparsi e che richiede sempre il coraggio della fede e l’entusiasmo della missione, ovvero l’amore per la salvezza di tutti. E’in questa prospettiva che il Cardinale ha voluto far incontrare al popolo di Dio e in particolare ai sacerdoti le pastorali di diocesi sparse nel mondo, attraverso le testimonianze dei loro Cardinali.
Ricordo ancora i tanti aiuti in denaro che anche molti nostri parrocchiani hanno ricevuto grazie al piano di carità voluto dall’Arcivescovo per far fronte alla crisi economica e alla conseguente disoccupazione, che sono stati gestiti dalle nostre associazioni caritative, dalla Caritas alla S. Vincenzo o al Banco Alimentare ecc. Grande è stata l’intuizione del Cardinale di volere aprire un ufficio in curia per accogliere e sostenere le famiglie ferite dalle loro vicende storiche. E’stato il primo esperimento in Italia: a quest’ufficio, a cui collaboro, si sono già rivolte oltre mille famiglie.
Un altro tema, secondo me ancora da portare a maturazione, è stato quello riguardante il lavoro educativo verso le nuove generazioni che richiede l’esserci delle comunità educanti, cioè di tutti quegli adulti che di fatto accompagnano i ragazzi e i giovani nel loro sviluppo globale umano/cristiano. In questo contesto è inoltre da sviluppare il suo insegnamento sul pluralismo educativo e sul rapporto tra “carismi” e “istituzioni” ecclesiastiche.
Infine dobbiamo ringraziare il Cardinale per aver sottolineato come il cattolicesimo lombardo si esprima nella dimensione popolare e sociale, come è apparso evidente nell’incontro a Monza con Papa Francesco .
Al nuovo Arcivescovo Mons. Mario Delpini, che inizierà il suo mandato il giorno 9 settembre, dobbiamo assicurare la nostra disponibilità a seguirlo, ad ubbidire alle linee pastorali che verranno da lui indicate, ad accompagnarlo ogni giorno con la nostra preghiera. Egli ha una conoscenza molto
profonda dell’intera diocesi e della quasi totalità dei preti ambrosiani, in quanto è stati insegnante e rettore del seminario, vicario episcopale di zona e vicario generale della diocesi. Certamente gode della fiducia del Card. Scola che l’ha voluto come suo vice e quindi continuatore dell’impegno pastorale. Si presenta come una persona umile, normale ma dotato di un grande spirito sapienziale. Porta con sè una buona dose di umorismo che, aggiunge lo stesso Vescovo Mario, “non consente alle piccole cose di diventare enormi solo perché vi investiamo attese sproporzionate”. Egli sa che “ogni cosa passa … e solo Dio rimane per sempre”. Ha raccomandato ai preti d’essere persone normali, cioè “vigili e attenti sui comportamenti che ci rendono affidabili …… per esempio, se mantieni la parola data, se fai quello che dici, se parli di quello che sai e taci di quello che ignori, se rispondi alle lettere che ricevi, se ti scusi dei ritardi …. tu non fai niente di straordinario, ma la gente imparerà a fidarsi di te”. Accettando la nomina ad Arcivescovo di Milano Mons. Delpini ha dichiarato. “La prima cosa che chiederò allo Spirito Santo è il dono della gioia. Papa Francesco, venendo a Milano, ha ribadito che il Vangelo viene dalla gioia: Sarei contento se lo Spirito Santo incrementasse la gioia di noi milanesi, che siamo bravi ed intelligenti, ma sempre un po’ scontenti e lamentosi”. Facciamo anche noi questa preghiera a Dio.
Affidiamo alla misericordia di Dio i nostri fratelli nella fede: il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, che ha guidato la nostra Diocesi dal 2002 al 2011, morto sabato 5 agosto presso Villa Sacro Cuore di Triuggio dove si era ritirato e Mons. Giampaolo Citterio, vicario della nostra zona IV, che è deceduto alla fine di luglio a seguito di una grave malattia. E’ stato nominato nuovo vicario Mons. Michele Elli, che accogliamo con fiducia. Il nostro cuore deve scaldarsi e scalpitare perché fra due mesi attueremo
la missione popolare con i frati Cappuccini. Questa iniziativa deve trovare tutti i parrocchiani tesi a partecipare, in quanto può avviare un nuovo cammino personale e comunitario di vita cristiana. Nel mese di settembre tutte le feste patronali e degli oratori costituiranno l’occasione per sviluppare la comunione, per aggregare nuove persone, per testimoniare a tutti che il cristianesimo conviene, perché portatore di pace, di carità e quindi di gioia nell’amore.
don Luigi, parroco