In cammino verso la Missione
Carissimi Fratelli,
il 20 novembre si concluderà a Roma con Papa Francesco l’anno del Giubileo della Misericordia che ha fatto riscoprire alle comunità cristiane il grande amore che Dio ha per ogni persona, infatti Dio si è fatto uomo e ha offerto la sua vita per la salvezza di tutti; ricordiamo l’affermazione di Gesù Crocifisso ”Quando sarò innalzato attirerò tutti a me”. Coloro che hanno accolto il perdono che Dio ha loro offerto, certamente hanno provato una grande gioia che si è resa visibile attraverso uno sguardo diverso sulla realtà della loro vita. Tale sguardo genera nella coscienza come un di più di speranza, di serenità e di forza atta a sostenere la fatica che la vita richiede a tutti.
Il giorno dopo che aveva visto sua mamma confessarsi, sua figlia mi disse che la madre sembrava un’altra persona… Era più contenta e paziente.
Quanto è grande il bisogno di misericordia che il mondo richiede! Quante persone non solo non vivono l’amore di Dio, ma neppure sanno immaginare la rigenerazione che la loro umanità potrebbe riceve dall’accoglienza della misericordia. Per diffondere l’esperienza della misericordia-amore di Dio Gesù Cristo ha fondato la sua Chiesa. Anche per questo motivo l’anno del giubileo confluisce, per la nostra comunità pastorale Maria Madre della Chiesa di Bareggio, nella Missione che i Padri Cappuccini, insieme a ogni fedele di buona volontà, faranno dal 20 ottobre al 5 novembre 2017.
Questa missione ha come titolo “TU SEI PREZIOSO AI MIEI OCCHI” (Is 43,4) ed è un grande dono che Dio offre alla nostra comunità.
La commissione ha scelto questo nome perché attraverso la Parola del profeta Isaia si rende percepibile quanto grande sia la stima che Dio ha per ogni uomo e come immenso sia il suo amore per ognuno. La natura di Dio si svela in Gesù Crocifisso, morto e risorto. Il Suo Sacrificio, reso continuamente presente nell’Eucarestia continua a cambiare oggettivamente la condizione umana. I Santi ci documentano veramente che l’umanità delle persone è resa divina, cioè capace dell’amore di Dio.
La MISSIONE è quindi l’annuncio a ogni persona e famiglia di Bareggio che la salvezza di Cristo Risorto è offerta dalla comunità ecclesiale a tutti; è l’invito ad accogliere Gesù che bussa alle porte di tutte le case; è l’occasione per tutti i fedeli di testimoniare la gioia della fede in Gesù Risorto che rende le persone capaci , nella continua conversione, di vivere la comunione tra fratelli, che a sua volta permette la costruzione di cammini e ponti di pace e di ricerca del bene comune.
La MISSIONE è la proposta di vivere nella carità, imparando a prendersi cura gli uni degli altri attraverso la fonte dell’amore che è l’Eucaristia; è un nuovo invito a continuare il cammino iniziato con il Sacramento del Battesimo e che procede attraverso la recezione dei Sacramenti e che permette a ogni cristiano di conoscere sempre meglio la Parola di Gesù, il suo Vangelo. Così la vita familiare può fondarsi sul pensiero di Cristo e di conseguenza anche le relazioni familiari diventano veicoli di educazione per i coniugi e per i figli. Per questo la Chiesa con il suo magistero definisce la famiglia “Chiesa domestica”, primo soggetto di evangelizzazione della parrocchia.
A tutti i fedeli e a tutti gli uomini di buona volontà chiedo di aprire le porte delle loro case ai missionari cappuccini; ai fedeli di vivere l’accoglienza ospitando per una settimana un frate o una suora e di organizzare nella propria casa un centro di ascolto dell’esperienza della fede sotto la guida di un religioso.
Potete segnalare la vostra disponibilità all’accoglienza ai sacerdoti o alla commissione preposta alla organizzazione.
La liturgia della Chiesa è la grande maestra che introduce ogni persona alla vita con uno sguardo nuovo e vero, perché di Dio; nei primi giorni di novembre ci invita a ricordare i Santi e i defunti: essi sono stati le nostre guide e ancora oggi possono indicarci il cammino della gioia che già loro vivono per l’eternità. Facendo memoria delle loro esistenze nella comunione dei Santi tutti noi troviamo una luce che accompagna il cammino della vita, a volte doloroso, verso il felice compimento del nostro destino.
don Luigi, parroco