«Fate conoscere la bellezza di appartenere a Gesù, sull’esempio di Santa Gianna»
di Anna Maria Braccini
«Grazie a voi che, in una serata feriale, vi siete lasciati convocare dallo Spirito di Gesù che abbiamo pregato nella bellissima preghiera iniziale composta da Paolo VI – dice il Cardinale, cui è accanto il vicario episcopale di Zona, monsignor Giampaolo Citterio -. I cristiani portano nella vita quotidiana, e, quindi anche nell’incontrarsi, lo stile dell’assemblea per eccellenza, che è quella eucaristica. Nell’Eucaristia viviamo tre tappe: ci riconosciamo nelle nostre fragilità e peccati e ne chiediamo perdono, vivendo un atteggiamento di confessione. Questo ci dispone a un ascolto profondo di ciò che lo Spirito ci ha suggerito. Secondo momento è l’ascolto della Parola di Dio, in cui è Gesù stesso che ci parla. Infine, nel terzo momento, avviene qualcosa di straordinario e singolare, di rivoluzionario: mangiamo Gesù e Lui ci incorpora a Sé. Diveniamo così sempre più familiari al Signore, realizzando un ascolto di fecondazione. L’assemblea ecclesiale, che ha questo stile, dovrebbe ripetersi in ogni nostro incontro». Se uno dei doveri dell’Episcopato è proprio la Visita pastorale, «espressione privilegiata del Vescovo che si rende presente con alcuni suoi collaboratori per esercitare la propria responsabilità nel convocare, guidare, incoraggiare, consolare il popolo santo di Dio che gli è stato affidato», lo scopo della Visita è comprendere e superare, attraverso l’educazione al pensiero di Cristo, «il fossato tra fede e vita».