Non dimentichiamo la Tradizione cristiana
Carissimi fratelli,
mi accingo a scrivervi alla vigilia della Missione Popolare Cittadina realizzata dai Frati Cappuccini: innanzitutto vorrei ringraziare i tanti volontari che con le loro famiglie si sono fatti carico della preparazione della stessa missione e si sono resi disponibili per rendere bella ed efficace la sua realizzazione. Questa Missione costituisce per tutta la comunità bareggese un evento di grazia in quanto i Padri e le Suore pregheranno per noi, renderanno presente nei Sacramenti Cristo Risorto, che con il suo Spirito renderà possibile la maturazione cristiana in coloro che Lo accoglieranno; riannunceranno il Vangelo di Gesù, che permette ad ogni uomo di scoprire la vera bellezza della persona e il senso della propria vita; con la loro presenza gioiosa testimonieranno il fatto che anche oggi la Sua chiamata è capace di scaldare i cuori degli uomini e che la sua attrattiva permette a molti di diventare Suoi discepoli, persone come noi, capaci di donare la propria vita a Gesù Risorto. Apriamo a loro le porte delle nostre case e dei nostri luoghi di lavoro e di studio, permettiamo che la benedizione di Dio scenda sulla nostra esistenza, ripartiamo in un cammino di fede nella nostra comunità, nella certezza che chi guida è il Buon Pastore che invita anche ciascuno di noi a costruire il Suo Regno e a continuare la Sua missione di salvezza in favore di tutti!
La Liturgia e la Tradizione cristiana ci fanno fare memoria dei Santi e dei Defunti: in questa memoria siamo chiamati a volgere il nostro sguardo alla meta futura: non il “nulla”, ma la comunione con Dio nella vita eternamente felice. Qui risiede la speranza cristiana che permette a noi di pensare i nostri cari vivi intorno alla mensa del Padre, tesi a chiedere per noi le grazie necessarie alla nostra vita terrena. E’ questa domanda a Dio per noi il segno che l’amore vero, vissuto in terra, non viene reciso neppure dalla morte. Quale grande consolazione costituisce questa Comunione dei Santi! Questa memoria dei defunti ci dona l’occasione di riscoprire che il nostro presente è frutto di una storia che ci ha preceduto. Non solo la fede e la tradizione cristiana ma anche la civiltà ed il benessere sociale ed economico costituiscono il frutto del lavoro e dell’impegno dei nostri avi. Grazie alla fatica ed al sacrificio che la loro esistenza ha richiesto si è sviluppato il progresso e la civiltà. Di fatto la speranza che ha reso possibile questo cammino è stata espressa dalla fede dei credenti. Infatti in ogni comunità troviamo i segni della loro storia e del loro cammino: le chiese e le varie opere d’arte costituiscono una testimonianza eloquente. Alla luce di questa riflessione il ricordo diventa preghiera di ringraziamento e stimolo a riappropriarsi della fede dei nostri “nonni”, affinchè anche il nostro cammino di fede continui a sviluppare la civiltà cristiana dell’Amore, che Cristo con la sua Incarnazione ha iniziato e ha reso incontrabile nella Sua chiesa.
Termino questi pensieri con un altro ringraziamento a tutti coloro che si sono adoperati in vari modi a rendere bella la Festa Patronale della Madonna del Rosario. Infine invito tutti a proseguire la Missione Popolare attraverso la partecipazione alle Iniziative d’Avvento che saranno rese pubbliche prossimamente.