L’invito del Parroco
Per il Signore ognuno di noi è prezioso ai suoi occhi, perché da Lui veniamo, con Lui esistiamo e da Lui siamo accompagnati alla pienezza della vita eterna. Gesù è la nostra speranza perché per noi Egli è morto ed è risorto. La missione popolare rende presente l’annuncio della salvezza: sveglia dal torpore o dalla pigrizia i cuori stanchi dei fedeli, può far rivivere la gioia del primo incontro con il Signore, ha la forza di rilanciare ogni persona in una vita di comunione, la sola che appaga il desiderio di felicità presente nel cuore di tutti.
Oggi, anche tra i cristiani, spesso manca la speranza, in quanto non siamo più capaci di vivere in Cristo, e di fatto ci lasciamo condurre dalle logiche del mondo. Come ci ha ricordato il Cardinale Scola, quando è venuto a farci visita e ha incontrato la comunità nel salone del cinema dell’oratorio, il “grande male” della cristianità moderna (così lo ha definito papa Paolo VI) consiste nella frattura tra la fede e la vita, tra la pratica domenicale (oggi sempre più scarsa) e la vita di tutti i giorni. Per questo il Cardinale ci aveva invitato a superare il condizionamento della cultura del nostro tempo, a ritrovare le ragioni della fede. La missione ci offre l’opportunità di riscoprire la bellezza del vangelo e della vita comunitaria: possiamo così diventare testimoni della nuova creazione che è iniziata nella persona di Gesù e che continua in coloro che lo seguono.
La missione popolare per la nostra comunità pastorale vuole segnare un nuovo inizio: ciò avverrà nella misura in cui ognuno si coinvolgerà nella proposta lanciata e attuata dai Padri e dalle Suore che vivranno con noi e per noi. Come potete constatare dal programma, numerosi sono i momenti proposti di preghiera, di catechesi e di celebrazioni, per ogni fascia d’età e posti in orari diversi, al fine di rendere possibile a ogni fedele o “uomo in ricerca” di presenziare a qualcuno di questi . Occorre soltanto un poco di buona volontà e la consapevolezza del grande aiuto che il Signore offre a tutti. Ripeto l’invito a partecipare che già S. Paolo aveva rivolto alla comunità di Corinto: “Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. (2 Cor. 5,20)
E riprendendo il suggerimento dell’immagine della Missione possiamo dire: “Lasciati guardare da
Gesù e scopri quanto TU sei prezioso ai SUOI OCCHI”.
Don Luigi e i Sacerdoti della Comunità Pastorale