L’Oratorio oggi. Una serata con don Stefano Guidi e Cristina Pasqualini
In occasione dei festeggiamenti per l’80° dell’Oratorio S. Luigi, mercoledì 14 marzo nel CineTeatro S. Luigi si è svolto un incontro aperto a tutta la Comunità Educante dal titolo “L’Oratorio oggi”. L’intento della serata è stato appunto quello di fornirci una “fotografia” della realtà degli Oratori nel 2018 sullo sfondo dei cambiamenti del mondo giovanile, perché l’anniversario che celebriamo possa essere anche occasione di ripensamento della proposta educativa, così che ancora oggi l’Oratorio possa essere luogo di autentica crescita cristiana, attraverso la preghiera, la condivisione e il servizio. Ospiti d’eccezione sono stati la prof. Cristina Pasqualini, docente di sociologia nell’Università Cattolica di Milano e ricercatrice presso l’Istituto Toniolo, e don Stefano Guidi, responsabile della Fondazione Oratori Milanesi (FOM).
La dott.ssa Pasqualini ha dato avvio alla serata illustrando la recente ricerca, alla quale ha partecipato, sul rapporto tra i giovani italiani e la fede, lavoro che è sfociato nella pubblicazione dello studio “Dio a modo mio”. La ricerca si è occupata soprattutto dei cosiddetti “millennials, ovvero quella generazione appartenente al mondo occidentale, che è nata tra gli anni ’80 e il 2000; sostanzialmente si fa riferimento di coloro che attualmente hanno un’età compresa tra i 18 e i 32 anni. Dalla ricerca effettuata emergono tratti molto interessanti che dovrebbero farci interrogare sulla nostra pastorale. Ad esempio i luoghi di cui più spesso i millennials hanno un buon ricordo sono la parrocchia e l’oratorio, dunque c’è una grande potenzialità di partenza che permane nei nostri ambienti: l’oratorio ancora lascia un bel ricordo ha chi l’ha vissuto. D’altra parte però emerge come sia fortemente problematico il vissuto di fede, che dal catechismo e dalle proposte formative fatica ad incarnarsi in un’unità di vita. Spesso tra i 13 e i 16 anni si ha infatti un distacco nei ragazzi che porta a dire: “non mi interessa più”, “non capisco cosa c’entri Dio con la mia vita”, soprattutto quel Dio, di cui mi hanno parlato. È diffusa infatti nei ragazzi l’idea di un Dio “fai-da-te”, e dunque diventa una relazione vissuta solamente nel privato, che non trova risvolti ecclesiali o sociali. Eppure, oggi siamo di fronte ad un possibile punto di svolta: soprattutto il pontificato di papa Francesco ha rilanciato entusiasmo all’interno del mondo giovanile. Come approfittare di questa “simpatia” perché possa diventare occasione di crescita nella fede vera?
Don Stefano è poi intervenuto mostrando come l’Oratorio oggi, se vuole rimanere fedele alla propria vocazione, deve pensarsi come opportunità di “educazione integrale”, deve cioè essere in grado di intercettare tutto il vissuto dei ragazzi di oggi, attraverso una maggiore responsabilizzazione dei laici, nell’ottica della “Chiesa in uscita”, così come papa Francesco non manca mai di richiamare.
In concreto, cosa significa per il nostro Oratorio? L’incontro non ha fornito risposte alle tante domande, ma ci ha dato l’opportunità di avviare riflessioni, che renderanno questo 80° compleanno occasione di ripensamento, nell’ottica di un “fare meglio”, che è sempre possibile!